23 agosto 2014

Epic Mickey 2 - Recensione

Per caso l’ozio estivo vi ha impigriti? Beh, noi abbiamo la cura, si tratta di Disney Epic Mickey 2. Sviluppato dagli Injunction Point e pubblicato dalla Disney nel 2012, il gioco è stato reso disponibile per PS3, Xbox 360, Mac OS X e infine per PSVita. Ho avuto il piacere di giocare la versione per console portatile (trovata nel Disney MegaPack) e il gioco mi ha lasciato piacevolmente stupito. Ero infatti molto diffidente per via della tematica: Topolino? Sarà un gioco per bambini. Sicuramente, ma ciò non esclude che anche un ragazzo quasi maturo possa goderselo; e poi quando ho visto il logo della Disney stamparsi sul mio schermo mi sono ricordato di Kingdom Hearts, quindi perché non dargli una possibilità? Ma ora bando alle ciance, basta oziare, è tempo di godersi l’Epica recensione di un Epico gioco.

La trama di Epic Mickey 2 comincia subito dopo la fine del primo capitolo. Topolino ha versato del solvente sul plastico di una città creata da Yen Sid sconvolgendo la città riprodotta dal Maestro di Fantasia, ma di quale città stiamo parlando? Rifiutolandia ovviamente! Non ne avete mai sentito parlare? La piccola cittadina venne creata per accogliere i cartoni dimenticati ma pare che nemmeno questi possano avere un po’ di pace. Così Topolino si lancia al soccorso dei suoi colleghi trovando un compagno di avventure, Oswald. Oswald, il coniglio fortunato, accompagnerà infatti il buffo topo dai calzoncini gialli per tutto il suo viaggio, con l'obiettivo di sconfiggere lo Scienzato Pazzo e ricostruire Rifiutolandia da cima a fondo.
Ma la pace non dura a lungo e un terremoto colpisce la città, rivelando però il cambiamento dello Scienziato, che si presta alla difesa delle persone illustrando ad Oswald il pericolo che incombe sui suoi concittadini. Nel frattempo Topolino viene richiamato nel mondo parallelo, passando prima nella torre di Yen Sid.
Chiave di tutta l’avventura è infatti il pennello magico in grado di creare e distruggere usando rispettivamente vernice e solvente. Ma il pennello non è l’unica arma portentosa del gioco. Oswald infatti dispone di un telecomando in grado di emettere forti scosse elettriche che possono azionare i macchinari sparsi per la città. Risultano deludenti le interazioni tra i due personaggi, in quanto questi siano switchabili in singolo solo attraverso touchscreen, funzione dopotutto al quanto trascurabile e mai del tutto sfruttata. Tornando a Topolino possiamo controllare i movimenti e la telecamera con le due levette analogiche e con L ed R possiamo sparare getti di pittura o solvente. Quest’ultimo in particolare si rivela utile per sconfiggere i nemici. La visuale in terza persona rende comodo lo shooting sia tramite tasti che con touchscreen, anche se un gioco inizialmente pensato per Wii privilegia dopotutto il secondo input. Avremo quindi la possibilità di esplorare la città, aiutando i suoi abitanti nella ricostruzione tramite i nostri poteri. Non mancano tuttavia degli elementi platform con livelli bidimensionali dalla struttura abbastanza semplice, completabili con l’immancabile doppio salto e l’attacco melee per aprire gli scrigni e, a volte, sarà comunque necessario l’aiuto di Oswald. Oltre al pennello Topolino acquisirà altri poteri, i bozzetti fatati. Questi si ottengono avanzando nel gioco e aprono nuove possibilità al giocatore che per esempio sarà in grado di far levitare oggetti.
Il motore grafico che non brillava su Wii viene migliorato sulla console Sony, che ci mostra scene pulite e luminose davvero molto colorate e piacevoli, unite ai personaggi che sembrano fatti di pongo. Un problema che si nota abbastanza frequentemente è un eccessivo calo di frame, inconveniente che potrebbe costarvi qualche tuffo nel vuoto visto che Topolino ha anche problemi nell’aggrapparsi ai bordi degli edifici.
Epic Mickey 2 risulta un sufficiente titolo se affrontato come passatempo. I difetti tuttavia sono per lo più constatabili per via della sua natura multipiattaforma, prima pensata per Wii e successivamente trasferita su portatile Sony. Non un gioco esaltante dal punto di vista del gameplay, con semplici meccaniche che rimangono oltretutto alcune volte facoltative o trascurabili, come lo switch fra personaggi mediante il touchscreen. La cura generale per quanto riguarda l'ambiente di gioco e apprezzabile, mentre dal punto di vista tecnico appare poco rifinito, carico di alcuni bug ed imperfezioni nei comandi che vanno ad inficiare un'esperienza generale che su carta avrebbe potuto puntare molto più in alto.


VOTO: 6.5

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