5 agosto 2014

Oddworld: Abe's Oddysee - Rubrica

Facciamo un passo indietro, precisamente nel 1997. Si percepisce aria di cambiamento, la Nintendo mette in vendita il Nintendo64, quasi contemporaneamente con le dismissioni del Sega Game Gear. Vengono annunciati i primi titoli di due grosse saghe future: Gran Turismo e Age of Empire. Solo verso la fine dell'anno verrà annunciato Grand Theft Auto, il primo della saga che, volenti o nolenti, conosciamo tutti. 
Stesso anno, altra serie. Stiamo parlando di colei che ci racconterà le disavventure di Abe, di Munch e di Stranger. per l'appunto nel 1997 uscirà proprio Oddworld: Abe's Oddysee.

Questo titolo offre una trama più tosto semplice e basilare. Scappare dai Mattatoi Ernia per poi distruggerli. Mille insidie, mille trappole, e numerosi nemici troveremo durante il percorso di Abe, il nostro protagonista, un Mudokon imprigionato e costretto ai lavori forzati, ma soprattutto numerosi amici lasciati indietro. Caratteristico del gioco infatti, è il poter decidere di salvare gli altri Mudokon, oppure no. Potremo far finta di non vederli e pensare solo a noi stessi o cercare di capire i contorti modi per salvarli tutti, o quasi. Il tutto influenzerà il finale del gioco rendendolo in qualunque caso profondo e significativo.
Il gioco si presenta come un platform bidimensionale, perfettamente calibrato per la sensibilità della Playstaion. Ogni salto, ogni corsa, ogni frase pronunciata o azione fatta compiere ad Abe potrebbe essere l'ultima se sbagliamo, anche di qualche frazione di secondo, il tempo di reazione.
Avete letto bene, ogni frase. Infatti, Ciò che distingue Oddworld: Abe's Oddysee dai platform in generale, è il poter dialogare con gli alleati che troveremo nella nostra strada attraverso comandi predefiniti, come: "Ciao!", "Seguimi!", "Aspetta!". Ad ogni comando scelto avremo una risposta di ritorno, molto spesso dialoghi buffi e divertenti, altre volte semplici mugugni monosillabici o saluti. Oltre a quanto elencato, potremmo usare granate per distruggere sistemi elettronici o liberarci il passaggio dai nemici, me non solo, perciò lascerò voi il piacere di scoprire le ulteriori meccaniche, senza rovinarvi alcune piacevoli sorprese.
Graficamente è fra i migliori giochi che furono rilasciati per la console Sony. Video realizzati con una cura inverosimile vi faranno ambientare benissimo, tra scenari cupi e fatiscenti presenti nella parte iniziale e finale del gioco e a scenari più naturali e luminosi nella parte centrale. Durante la fase giocata il comparto tecnico non è da meno, capace di rendere benissimo l'avventura, un piacere per gli occhi.
Il comparto sonoro forse, alle volte fastidioso, tende a generare piccole discrepanze nella totalità d'aurea di perfezione che avvolge il titolo. Tuttavia non si attesta sotto la media, con suoni dopotutto adatti al contesto.
In conclusione Oddworld: Abe's Oddysee rimane una perla fra i platform di allora e di oggi, offrendo sfide ad un alto livello di difficoltà, a volte anche sovrumano. Non sarebbe nemmeno troppo sbagliato definirlo il Dark Souls dei platform.
Per chi volesse rigiocarlo in un totale riadattamento in termini di controlli di gioco e pulizia grafica, non possiamo non consigliarvi l'acquisto di Oddworld: Abe's Oddysee New 'n' Tasty, dal 23 luglio fra i titoli digitali degli store Sony (in cross buy e cross save), Microsoft e Nintendo Wii U.
E ricordate, un saluto alle volte può salvarvi la vita.

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