Facciamo un passo indietro, precisamente nel 1997. Si percepisce aria di cambiamento, la Nintendo mette in vendita il Nintendo64, quasi contemporaneamente con le dismissioni del Sega Game Gear. Vengono annunciati i primi titoli di due grosse saghe future: Gran Turismo e Age of Empire. Solo verso la fine dell'anno verrà annunciato Grand Theft Auto, il primo della saga che, volenti o nolenti, conosciamo tutti.
Stesso anno, altra serie. Stiamo parlando di colei che ci racconterà le disavventure di Abe, di Munch e di Stranger. per l'appunto nel 1997 uscirà proprio Oddworld: Abe's Oddysee.
Stesso anno, altra serie. Stiamo parlando di colei che ci racconterà le disavventure di Abe, di Munch e di Stranger. per l'appunto nel 1997 uscirà proprio Oddworld: Abe's Oddysee.
Questo titolo offre una trama più tosto semplice e basilare. Scappare dai Mattatoi Ernia per poi distruggerli. Mille insidie, mille trappole, e numerosi nemici troveremo durante il percorso di Abe, il nostro protagonista, un Mudokon imprigionato e costretto ai lavori forzati, ma soprattutto numerosi amici lasciati indietro. Caratteristico del gioco infatti, è il poter decidere di salvare gli altri Mudokon, oppure no. Potremo far finta di non vederli e pensare solo a noi stessi o cercare di capire i contorti modi per salvarli tutti, o quasi. Il tutto influenzerà il finale del gioco rendendolo in qualunque caso profondo e significativo.
Il gioco si presenta come un platform bidimensionale, perfettamente calibrato per la sensibilità della Playstaion. Ogni salto, ogni corsa, ogni frase pronunciata o azione fatta compiere ad Abe potrebbe essere l'ultima se sbagliamo, anche di qualche frazione di secondo, il tempo di reazione.
Avete letto bene, ogni frase. Infatti, Ciò che distingue Oddworld: Abe's Oddysee dai platform in generale, è il poter dialogare con gli alleati che troveremo nella nostra strada attraverso comandi predefiniti, come: "Ciao!", "Seguimi!", "Aspetta!". Ad ogni comando scelto avremo una risposta di ritorno, molto spesso dialoghi buffi e divertenti, altre volte semplici mugugni monosillabici o saluti. Oltre a quanto elencato, potremmo usare granate per distruggere sistemi elettronici o liberarci il passaggio dai nemici, me non solo, perciò lascerò voi il piacere di scoprire le ulteriori meccaniche, senza rovinarvi alcune piacevoli sorprese.
Graficamente è fra i migliori giochi che furono rilasciati per la console Sony. Video realizzati con una cura inverosimile vi faranno ambientare benissimo, tra scenari cupi e fatiscenti presenti nella parte iniziale e finale del gioco e a scenari più naturali e luminosi nella parte centrale. Durante la fase giocata il comparto tecnico non è da meno, capace di rendere benissimo l'avventura, un piacere per gli occhi.
Il comparto sonoro forse, alle volte fastidioso, tende a generare piccole discrepanze nella totalità d'aurea di perfezione che avvolge il titolo. Tuttavia non si attesta sotto la media, con suoni dopotutto adatti al contesto.
In conclusione Oddworld: Abe's Oddysee rimane una perla fra i platform di allora e di oggi, offrendo sfide ad un alto livello di difficoltà, a volte anche sovrumano. Non sarebbe nemmeno troppo sbagliato definirlo il Dark Souls dei platform.
In conclusione Oddworld: Abe's Oddysee rimane una perla fra i platform di allora e di oggi, offrendo sfide ad un alto livello di difficoltà, a volte anche sovrumano. Non sarebbe nemmeno troppo sbagliato definirlo il Dark Souls dei platform.
Per chi volesse rigiocarlo in un totale riadattamento in termini di controlli di gioco e pulizia grafica, non possiamo non consigliarvi l'acquisto di Oddworld: Abe's Oddysee New 'n' Tasty, dal 23 luglio fra i titoli digitali degli store Sony (in cross buy e cross save), Microsoft e Nintendo Wii U.
E ricordate, un saluto alle volte può salvarvi la vita.
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