9 giugno 2014

Tom Clancy's Ghost Recon Phantoms - Recensione

Quest'anno la Ubisoft si fa sentire e ci propone un nuovo capitolo della saga di Ghost Recon, inizialmente registrato come "Ghost Recon Online" e successivamente chiamato "Tom Clancy's Ghost Recon Phantoms". La succursale di Singapore del colosso francese sviluppa un free to play sparattutto multiplayer online in terza persona che diversamente dai suoi coetanei gratuiti, rivela una parte tattica che da una spinta in più al titolo.
Ghost Recon lo conosciamo tutti, no? Sul mercato dal 2001, i soldati fantasma ci hanno emozionato con le loro missioni e prodezze, regalandoci ore ed ore di divertimento. Molti dei capitoli della saga sono usciti per quasi tutti i supporti, ultimo della serie è Ghost Recon Future Soldier. Non era male, soprattutto la modalità co-op che permetteva di affrontare le sfide in compagnia dei tuoi amici o di avventurieri trovati nella rete. 
Si salta avanti di due anni ed ecco Phantoms. Ubisoft Singapore ci ha provato e per certi versi ci è riuscita, ma per molto altro ha fallito miseramente, trasformando Panthoms in uno dei tanti free to play in mezzo all'oceano.

Il progetto è grande, è studiato ed è seguito in modo da simulare, per quanto possibile, il fratello maggiore Future Soldier, tenendo comunque quella caratteristica che lo definisce come multiplayer online. C'è un grande lavoro dietro Phantoms, un intensivo impegno per cercare di far risaltare il tutto e far volare il titolo al di sopra della vasta gamma di free to play disponibili sul mercato. Poco sopra dissi che Ubisoft Singapore ci ha provato ma non è stata ripagata di tutto l'impegno che ci ha messo. 
Entriamo per la prima volta nella console principale del gioco e troviamo tutto quello che ci fa ricordare il passato Future Soldier. Scegliamo la classe ed il gioco inizia. Quale classe? La scelta verte su tre possibilità: l'Assault, (se si vuole andare sul classico si sceglie sempre il mitraglia gente, per esperienza) soldato dalle armi forti e incentrato sul close combat; il Recon, l'occhio di falco che veglia da lontano e sbaraglia le linee nemiche a colpi di precisione; lo Specialist, (quello che nessuno vuole mai fare e non si sa perchè) il quale sfrutta la tecnologia creando un solido supporto per la squadra e trainando gli altri un passo più vicino alla conquista.
In questa tipologia di giochi, all'inizio, si è sempre in svantaggio rispetto a chi invece è all'interno da molto, ma non c'è un divario così grande come ci si potrebbe aspettare. Questa cosa può essere comodamente colmata nel loro Store, dove mettono a disposizione ogni tipo di oggetto/arma/protezione a pagamento. Non spaventatevi, si può pagare benissimo con la valuta di gioco. Anche se ovviamente non mancano le cose che non possono essere acquistate se non con soldi veri e propri. 
A dipesa del match che si sta andando a seguire, si potrà scegliere anche l'eventuale mappa su cui giocare. Il sistema è a votazione, la mappa con più voti vince. 
Phantoms ha pregi e difetti che si fanno notare lungo la sessione di gioco. Per quanto sia stato creato per fare un serio gioco di squadra, i giocatori tendono a fare un po' tutto di testa loro, correndo per la mappa e rischiando di morire il più delle volte. Perde quel che era Future Soldier: non c'è gioco di squadra e la partita ne risente velocemente, spostando con facilità l'ago della bilancia nel risultato finale. I giocatori, inoltre, prediligono il camping furioso invece che cercare di equilibrare le squadre e portare tutti alla vittoria. Se si è fortunati si può incappare nella partita giusta ma il più delle volte i giocatori non sono in grado di cogliere il vero spirito di Phantoms. Altro difetto del gioco è la mancanza di locazioni. Le mappe sono cinque e dopo un paio di sessioni di gioco si sa bene o male a cosa si va incontro. Questi difetti uniti sminuiscono tremendamente quella che probabilmente era l'idea iniziale di Ubisoft.
C'è da dire che comunque è un free to play, quindi a meno che non si vadano a comprare oggetti di tasca propria è un bel gioco, con un ambiente studiato e ben particolarizzato. I comandi sono intuitivi e per niente confusionali. Il rapporto fra zone d'ombra e zone aperte è studiato per non esagerare e la conquista delle zone non è difficile ma neanche troppo facile.
La meccanica che sta dietro ai videogiochi è molto complessa e per avere un buon risultato bisogna saper giocare d'ingegno. Il giocatore deve essere in grado di avere un gioco fluido e accessibile ma che abbia comunque un buon apparato grafico e tecnico.
Per quanto riguarda la parte grafica, Ghost Recon Phantoms ha un buon cavallo da battaglia. Non sarà una delle migliori in circolazione ma non ha niente da invidiare ai suoi rivali. Gli ambienti sono pochi ma ben dettagliati ed organizzati per quando riguarda punti di luce ed ombra. Le zone di copertura ci sono e sono tutte usufruibili. Nonostante ci siano strade principali, il giocatore può decidere di esplorare a proprio piacimento e, quella che all'inizio sembrava solo una piccola mappa, diventa qualcosa di più grande ed articolato. 

Scendiamo di qualche punto nella votazione quando andiamo ad analizzare l'apparato tecnico che di contro non è perfetto. Phantoms è un gioco semplice dove chiunque può avere il suo buon punteggio pur non essendo un asso della tipologia shooter. Le armi non sono perfettamente calibrate e lo scarno assortimento che si ha di oggettistica lascia a desiderare. Torna un po' in ribalta con il sistema di skill, che da una nota distintiva ad ogni soldato. C'è da dire che però se in una mappa si è tutti Recon con la capacità dell'invisibilità, alla lunga il gioco diventerà monotono. Si torna sempre al muoversi in squadra, anche se Phantoms può benissimo essere giocato in solitaria.
Ce la poteva fare, davvero. Aveva tutto il necessario per essere un vero e proprio free to play al di sopra delle righe ed in grado di elevarsi di un gradino in più rispetto a tutti gli altri titoli disponibili su Steam o affini. Ma la pochezza dei materiali e la lacuna dei giocatori sul muoversi in squadra lo ancorano fortemente al terreno. Non è così male come potrebbe sembrare da come l'ho presentato: è un passatempo carino, quando non si ha nulla da fare o fra una partita e l'altra di qualche titolo più serio. Phantoms è inoltre completamente gratuito quindi nulla vieta di farci un salto per provarlo. 
Non ci resta che sperare in qualche prossima patch o nel cambiamento delle modalità di gioco...o possiamo tutti tornare su Future Soldier.

VOTO: 6.5

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