1 luglio 2014

Goat Simulator - Recensione

Perché? Diciamo che è la prima cosa che può venirmi in mente quando penso a Goat Simulator. Perché qualcuno s'è davvero preso l'impegno di fare un simulatore di capre? Considerando che in arrivo c'è anche il Rock Simulator...diciamo che non mi pongo neanche più la domanda.
Nell'universo in espansione dei simulatori, Goat Simulator è un simulatore in terza persona prodotto da Coffee Stain Studios. Rilasciato circa tre mesi fa per Windows e successivamente per OS e Linux, è un gioco controverso e che può dare diversi pareri a chi s'appresta a provarlo. I pareri sono discordanti e le recensioni fioccano fra giudizi negativi e positivi.

Goat Simulator è nato sotto diverse vesti, non era stato ideato per farne un vero e proprio - se si può dire così - gioco. Coffee Stain Studios l'ha ideato dopo aver completato Sanctum 2, ed era uno scherzo che grazie al grande appoggio avuto successivamente all'alpha, ha preso vita. Il Lead Developer Armin Ibrisagic lo definì come "an old school skating game, except instead of being a skater, you're a goat, and instead of doing tricks, you wreck stuff". Mai parole furono più veritiere di queste: Goat Simulator prende solamente il nome dei tanto agognati simulatori. Ok, simula il fatto di essere capre ma, tolto questo, rimane un universo messo a disposizione per fare l'unica cosa in programma: incornare, distruggere, scovare bug e guadagnare achievements uno più demenziale dell'altro.
Non posso descrivere questo gioco come se fosse un qualsiasi altro, semplicemente perché non lo è. Goat Simulator è qualcosa di così demenziale e innaturale che nonostante le sue sfumature al limite della realtà riesce a rubare minuti, ore ed ore di gioco senza annoiare. Devo ammettere che quando ne sentii parlare la prima volta pensai che fosse una delle cose più stupide che potessero inventare e invece ora ci gioco e mi diverto davvero.
Il fulcro del titolo è accumulare punti e scoprire come si può interagire con tutto ciò che i creatori mettono a disposizione. Fra colpi di corna, corse sfrenate, rotolamenti mortali e salti verso il cielo ci si rende conto di aver speso ore senza sentirle. Qualsiasi cosa può venirvi in mente di fare, con ogni probabilità potrete farla. Volete salire all'ultimo piano di un grattacielo e partecipare al party di DeadMouse? Potete e, punto divertente, diventerete voi stessi DeadMouse. Volete saltare nel mare e trovare le balene per fare in modo che piovano dal cielo come la pioggia? C'è anche questo. Le azioni che sono disponibili hanno numeri elevati e vi porteranno a cercarne sempre di più. Per ogni situazione che si affronta, si ha un moltiplicatore di punti ed un titolo in colori fluorescenti che segnala cosa si è riusciti a fare. Dove oltre le normali - per così dire - azioni, si può anche tentare di far evolvere in nuove forme la nostra capra. Da DeadMouse alla regina delle capre, dalla capra infernale alla capra geneticamente modificata. Di tutto e di più.
Lo studio di produzione non si aspettava tutto questo successo per un gioco sviluppato in una settimana e senza nessun vero impegno. Tempestato di bug, non si sa se voluti o meno, pieno di azioni così demenziali da snaturare la fisica e la realtà, il giocatore finirà nel non notare tutte queste innaturalezze che accadono di punto in bianco. La grafica è pure buona, pur non essendo studiata nei minimi particolari rende il tutto armonioso e quasi più serio di quello che, dopo tutto, non è.
Tirando le somme di Goat Simulator c'è da dire che è un gioco che fa ridere ed è davvero in grado di farti divertire su un cumulo di difetti e demenzialità. Basta guardare YouTube, i video non si lasciano a desiderare.


VOTO: 7.5

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